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Ricca di una cultura vastissima, che va dalla filosofia e dalla lirica dell'antica Grecia fino alle più recenti scoperte della scienza, a perfetto agio nell'astrofisica come nell'ontologia parmenidea, l'opera di Calabrò svetta fino ai massimi fastigi della poesia contemporanea. La fulmineità di sintesi, la capacità di esprimere un microcosmo poetico nello spazio di un solo verso, la fuga in avanti verso l'altrove, verso l'oltre da noi, un ritmo e una musicalità sorprendenti incidono a fuoco i suoi versi nella memoria. La sua opera è una ricerca dell'assoluto, una sfida ai confini che ci sono stati imposti, una battaglia combattuta e vinta contro la finitezza che è in noi e che il vero poeta sa di non poter accettare, perché nella magica perfezione del suo verso si trovano le sole chiavi dell'infinito. L'autrice fornisce un contributo critico che rappresenta uno spartiacque nell'ormai sterminata produzione scientifica sull'opera di questo grande poeta contemporaneo. Prefazione di Enrico Tiozzo.